GLOSSARIO ESSENZIALE

Scopo di questo glossario è fornire una definizione di base dei termini arabi maggiormente utilizzati in finanza senza presunzione di spiegare in maniera esaustiva il significato di taluni termini religiosi.


bai’ bithaman ajil: è un tipo di finanziamento per l’aquisto di beni, in cui la banca, assecondando le esigenze operative delle imprese, acquista per conto dell’azienda (a cui rivende il bene) concedendo un pagamento differito nel tempo che incorpora un margine di profitto concordato da entrambe le parti.

gharar: termine che indica carenza di certezza e/o correttezza. In una transizione questo puo’ comportare guadagni e perdite ingiustificati, che comportano la proibizione della stessa secondo la Legge islamica.

halal: termine arabo per indicare ció che è permesso.

haram: termine arabo che indica ció che è proibi to. A seconda del contesto in cui è utilizzato puó significare anche “sacro”.

istisna’: è un contratto di acquisizioni di beni in cui il finanziato vende il bene, non ancora terminato, alla banca per ottenere un finanziamento. La banca, una volta ottenuta la proprietà rivende immediatamente tale bene al finanziato stesso in base ad un accordo di vendita a pagamento differito, attraverso la quale recupera il capitale prestato ed incorpora un margine di profitto.

ijara: è un contratto di leasing senza interesse.

limak: consenso di opinione.

maslahah: l’interesse pubblico.

mudaraba: è un tipo di contratto di finanziamento di natura fiduciaria, nel quale una parte (rabb-ul-mal) fornisce fondi monetari e l’altra (mudarib) il lavoro. Quest’ultima parte non è responsabile in caso di fallimento ed il fornitore di fondi percepisce come remunerazione una parte degli utili.

murabaha: finanziamento a costo aggiuntivo. In un tale tipo di contratto la banca acquista direttamente il bene richiesto dall’impresa e lo rivende contestualmente (quasi sempre ratealmente) alla stessa ad un prezzo maggiorato di un margine di profitto.

musharaka: tipo di contratto di partecipazione agli utili in cui due parti decidono di apportare entrambe le risorse necessarie e di gestire di concerto l’impresa, formando una partnership ovvero una joint-venture. La remunerazione dei contraenti, in termini di ripartizione dei futuri utili, è decisa al momento della stipula, mentre in caso di insuccesso le perdite sono ripartite proporzionalmente in
base alla quota di finanziamento versato.

qiyas: deduzione per analogia.

riba: interesse, usura.

Shariah: è la Legge islamica, letteralmente “la via”, derivata dal Corano.

Sunnah: termine arabo che indica il concetto di “linea condotta”, derivante dal modo in cui il profeta Maometto usava vivere.

Sukuk: (singolare sak): certificati obbligazionari conformi ai dettami della Legge islamica.

Takaful: sistema assicurativo islamico nel quale gli aderenti ad una cassa di solidarietà versano ratealmente somme di denaro che vengono investite secondo le leggi finanziarie islamiche ed i cui utili vengono costantemente reinvestiti, fino alla maturazione di una somma di denaro per il contrante o per i suoi familiari in caso di morte.